venerdì 20 gennaio 2012

Il mondo del sapere e della conoscenza è cambiato oggi

È cambiato tutto, oggi. O almeno ieri sera, a New York. In una presentazione senza nuovi dispositivi, senza troppo clamore, la Apple senza Jobs ci ha mostrato chiaramente cosa ci può essere davanti a noi.
Trascuriamo per un attimo i limiti di una multinazionale, i suoi vincoli, la sua necessità di guadagno, e la sua naturale (e deprecabile) tendenza al monopolio. Pensiamo solo a quello che abbiamo visto: un dispositivo leggero e portatile con tutti i libri di cui uno studente può avere bisogno, un nuovo concetto di libro e insieme di apprendimento, e un nuovo modo di costruire i libri – e di distribuirli, acquistarli, annotarli, studiarli, cercarli, immagazzinarli, citarli, ricordarli, recuperarli, …
Un nuovo modo di produrre conoscenza, di distribuirla, e di fruirne.
Ci vorrà tempo per capire davvero l'impatto di tutto ciò sugli individui – sugli studenti, sui docenti, sui professionisti del settore – ma soprattutto ci vorrà tempo per comprendere tutte le conseguenze su società, strutture, organizzazioni, e soprattutto sui processi individuali e sociali.
Per esempio, che ne sarà delle università con il nuovo iTunes U? Cosa vorrà dire fare un corso, assegnarlo a un docente, preparare materiali didattici, e fare esami? Cosa significherà una laurea? Quali professioni scompariranno, quali si trasformeranno, quali ancora nasceranno?
Un'idea che mi affascina è la rinascita del ruolo dell'illustratore. Intorno ad essa nacquero i primi grandi libri illustrati, e l'umana scienza ebbe sviluppi inimmaginabili intorno alle meraviglie che ornavano (ma soprattutto, letteralmente, illustravano) i primi testi moderni di anatomia, di botanica, di fisiologia. Successivamente, la figura dell'illustratore ha perduto la sua centralità, soprattutto con la diffusione universale della fotografia. Che succederà ora? Il design del "con-testo" e dei suoi elementi costitutivi tornerà a svolgere un ruolo centrale in un libro: sequenze di immagini, filmati, animazioni 3D, figure interattive hanno la potenzialità per trasformare (e migliorare sensibilmente) l'esperienza di lettura, di comprensione di un testo, ma soprattutto di apprendimento.
Non so quanto tempo ci vorrà, né quali strade percorrerà: ma oggi ho visto il mondo cambiare, e non vedo l'ora di vedere il resto.