giovedì 6 dicembre 2012

Il Signor Porschaventura

Il mistero della numerosità della specie "cretino in Porsche" rispetto all'esiguità del numero effettivo delle stesse Porsche (si veda il post sul tema) meriterebbe un'analisi approfondita, basata su un'adeguata mole di dati oggettivi.
In assenza di queste, una mera analisi fenomenica su base aneddottica, ispirata dal sacro fuoco della Satira, può risultare, alla fine, più che soddisfacente: ecco a voi "Il Signor Porschaventura"!



giovedì 20 settembre 2012

Birra tiepida & Gangnam Style

Le espressioni della cultura contemporanea sono imprevedibili e misteriose nel loro esplodere, soprattutto quando il web ne è contenitore e promotore. Davanti a un paio di birre non proprio fresche, Gaius mi ha illustrato la nuova estetica del Gangnam Style, e la sua innegabile relazione con la crisi culturale e morale della nostra città. "Making is thinking", dice Richard Sennett nel suo "The Craftsman", e a Bologna, città del fare se ce n'è una, si costruisce sempre di meno, e quindi si pensa e si osa di meno. E si è meno felici.
L'Accademia dei Rinati non ha ancora definito una sua strada nuova: ma da iersera la cerca. Sarà una strada del fare, ispirata dal senno della ragione, del sentimento, e dei saperi, anche tecnici, che ci porterà dal Petrarca a PSY senza soluzione di continuità, con rimandi, richiami e contaminazioni. Non c'è rete di protezione, sulla Rete: ma là è dove i Poeti e gli Illuminati devono osare oggi, per trovare e recare ispirazione, e speranza di felicità.
Se un'eterna ghirlanda brillante unisce Gödel, Escher e Bach, forse un filo beffardo e impertinente collega attraverso i secoli il Dolce Stil Novo al Gangnam Style. Se lo sappiamo leggere e comprendere, ci porterà molto più in là.

domenica 2 settembre 2012

... per rammentare o per rinascere?

L'Accademia dei Rinati ha storia antica, difficile e frammentata. Da oggi, il Certamen e i Detti popolari hanno nuova vita, e sono a tutti accessibili, insieme ad alcune perle dell'Età de' Libro de' Visi. Altro seguirà, in tempi non brevi.

Sarà questa l'ennesima ricostruzione destinata all'Oblio? Probabilmente sì… nessuna nuova Rinascita s'intravede all'orizzonte. Ma chi può sapere, davvero, che cosa succederà domani?

E poi, in fondo, chi siamo noi per negare alle Nuove Generazioni almeno la possibilità di abbeverarsi alla Fonte di tanta Sapienza?

venerdì 20 gennaio 2012

Il mondo del sapere e della conoscenza è cambiato oggi

È cambiato tutto, oggi. O almeno ieri sera, a New York. In una presentazione senza nuovi dispositivi, senza troppo clamore, la Apple senza Jobs ci ha mostrato chiaramente cosa ci può essere davanti a noi.
Trascuriamo per un attimo i limiti di una multinazionale, i suoi vincoli, la sua necessità di guadagno, e la sua naturale (e deprecabile) tendenza al monopolio. Pensiamo solo a quello che abbiamo visto: un dispositivo leggero e portatile con tutti i libri di cui uno studente può avere bisogno, un nuovo concetto di libro e insieme di apprendimento, e un nuovo modo di costruire i libri – e di distribuirli, acquistarli, annotarli, studiarli, cercarli, immagazzinarli, citarli, ricordarli, recuperarli, …
Un nuovo modo di produrre conoscenza, di distribuirla, e di fruirne.
Ci vorrà tempo per capire davvero l'impatto di tutto ciò sugli individui – sugli studenti, sui docenti, sui professionisti del settore – ma soprattutto ci vorrà tempo per comprendere tutte le conseguenze su società, strutture, organizzazioni, e soprattutto sui processi individuali e sociali.
Per esempio, che ne sarà delle università con il nuovo iTunes U? Cosa vorrà dire fare un corso, assegnarlo a un docente, preparare materiali didattici, e fare esami? Cosa significherà una laurea? Quali professioni scompariranno, quali si trasformeranno, quali ancora nasceranno?
Un'idea che mi affascina è la rinascita del ruolo dell'illustratore. Intorno ad essa nacquero i primi grandi libri illustrati, e l'umana scienza ebbe sviluppi inimmaginabili intorno alle meraviglie che ornavano (ma soprattutto, letteralmente, illustravano) i primi testi moderni di anatomia, di botanica, di fisiologia. Successivamente, la figura dell'illustratore ha perduto la sua centralità, soprattutto con la diffusione universale della fotografia. Che succederà ora? Il design del "con-testo" e dei suoi elementi costitutivi tornerà a svolgere un ruolo centrale in un libro: sequenze di immagini, filmati, animazioni 3D, figure interattive hanno la potenzialità per trasformare (e migliorare sensibilmente) l'esperienza di lettura, di comprensione di un testo, ma soprattutto di apprendimento.
Non so quanto tempo ci vorrà, né quali strade percorrerà: ma oggi ho visto il mondo cambiare, e non vedo l'ora di vedere il resto.

mercoledì 2 novembre 2011

Un padre qualunque

Sei stato figlio, poi sei diventato padre. Sei stata figlia, poi sei diventata madre. Cosa è cambiato, davvero, dentro di te?
Ho ascoltato tanto, tanti e tante padri e madri. Ho guardato dentro di me, prima e dopo. Due cose, in fondo: la "telecamera", come la chiama la Maicia, e la "livella", come la chiamerebbe Totò – anche se non si parla della Morte.
Un'amica, madre non precoce, mi raccontò che, con sua figlia in braccio per la prima volta, sentì improvvisa una responsabilità verso un "altro" essere umano che mai aveva provato in vita sua. La Maicia la fa ancora più semplice e chiara: quando mi portarono mia figlia, dice, è come se "la telecamera si fosse spostata da lei a me. Era stata sempre su di me, da lì in avanti sarebbe stata sempre su di lei".
Io invece, da padre, ho sentito la "livella". La prima cosa che ho pensato quando ho visto il mio primogenito è stato semplicemente "Per quante cose io possa fare nella vita, nulla varrà questa." Dopo un po', ho visto tante altre madri e tanti altri padri intorno a me, e ho realizzato che chiunque può essere padre o madre. Chiunque può ambire alla stessa "grandezza", e con le mie stesse ambizioni e speranze. Io come gli altri. Ogni complesso di inferiorità o di superiorità è una pallida ombra di fronte alla paternità.
E così, la telecamera non è più su di te. La tua grandezza è quella di tanti. Ma se hai davvero capito che cosa ti è successo (e questo no, non è da tutti), allora non c'è felicità più grande di essere sì uno dei tanti padri, una delle tante madri – ma il padre, la madre di quella cosa meravigliosa e unica che sono i tuoi figli.

lunedì 19 settembre 2011

L'Accademia dei Rinati

... tornerà? Per ora acquisisce un nuovo spazio, sperando che la strada da percorrere ancora non sia troppa. L'Accademia dei Rinati oggi rinasce qui.